Nihil Novi Sub Sole – Capitolo I

In un caldo pomeriggio agostano di Roma antica, nell’aula senatoriale, imperator Caesar Augustus, il senatore Nondomo Augusto, ex liberto, prese la parola tra il vociare inintelligibile di alcuni ed il silenzio di altri, immersi, questi, in imperscrutabili pensieri con il capo chino, “Senatori, senatori” disse ad alta voce, “Parlerò dell’amministrazione della giustizia, quale regolata dalle nostre leggi, a partire dalle XII Tavole, attraverso la narrazione di un caso concreto avvenuto in un tribunale di una nostra provincia asiatica.” E così iniziò.

CAPITOLO UNO

Si ha il massimo rispetto, anche in questi terribili anni, una volta formidabili,  nei confronti di tutte le istituzioni ed in chi, in nome di esse e per esse, opera e lavora esplicando un  incarico istituzionale dal più alto a quello “ordinario”. Pur tuttavia, tutti, nessuno escluso, rispondono del proprio operato, nei termini stabiliti dalla legge.
Avverto, purtroppo e da tempo, diversi segnali ostili, degni di miglior causa. Ciò mi ha spronato e mi spronerà sempre di più nei momenti di scoramento che, pure, ho avuto (ed avrò) in questi anni. Vi narrerò, ripeto, di un torbido caso che si è realizzato innanzi un tribunale di una nostra provincia asiatica: il fallimento della società “Ingenua Srl”.
Il primo Curatore, avvocato Muccolo Fermo, è figlio di alto Magistrato.
L’avvocato Esposto Onomato, nominato dal giudice delegato al fallimento Forgiato Genio, legale del fallimento “Ingenua Srl”,  è il marito di un sostituto procuratore della Repubblica presso lo stesso  Tribunale provinciale asiatico.
Il nuovo curatore (il primo Avvocato Muccolo è stato, alla fine, sollevato dall’incarico, e solo dopo innumerevoli reclami della “vittima” Mazziata Supina – amministratrice della società), è il giovane ragioniere commercialista Montechiuso Nato, genero di un altissimo Magistrato e i cui figli pure sono magistrati.
Il primo Giudice Delegato, Dott. Forgiato Genio, si è  poi astenuto, dopo innumerevoli reclami della Sig.ra Mazziata Supina.
Il secondo, ed attuale, Giudice Delegato, non dispone ancora, e siamo nel 010 d.C., la chiusura dell’iter fallimentare per pochi sesterzi di debiti, circa 20.000.000: il costo di un carro di frumento.
L’azienda è sita nella città di Puzzolana. Il titolare, Potente Dal Basso Cristiano è, forse, il collante.
Fin dall’inizio della procedura fallimentare è stato inoltrato – dalla Mazziata – esposto per l’anomalo iter procedurale.
Al sig. Ministro della Giustizia; al Consiglio Superiore della Magistratura; al Sig. Procuratore della Repubblica; al Sig. Presidente  del Tribunale;  al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati:
“Denunciando a queste autorità, ciascuna per le proprie competenze ed obblighi di intervento, l’anomala amministrazione/esercizio giurisdizionale del (e nel) fallimento della “Ingenua Srl”.
Si trascrive la risposta (l’unica avuta) del  C.S.M….omissis… oggetto:
Esposto dell’avv.to Nondomo Augusto, quale difensore della Sig.ra Mazziata Supina, il quale si duole dell’operato del Dr. Forgiato Genio, Giudice Delegato alla trattazione del fallimento…omissis…
In relazione all’esposto pervenuto comunico che il Consiglio Superiore della Magistratura ha deliberato l’archiviazione non essendovi provvedimenti di competenza del Consiglio da adottare in quanto trattasi di censure ad attività giurisdizionale.  F.to IL SEGRETARIO GENERALE”

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